ENTE DI PROMOZIONE E STUDI SULLA VITA E LE OPERE
DI LEONARDO DA VINCI
“Nessun effetto è in natura sanza ragione,
intendi la ragione e non ti bisogna sperienza.”
Gli esperti di Leonardo da Vinci hanno avuto l'enorme compito di studiare e interpretare la vasta produzione artistica e scientifica di questo genio rinascimentale. Tuttavia, essendo Leonardo una figura così complessa e poliedrica, ci sono stati casi in cui gli esperti hanno commesso errori o hanno formulato interpretazioni che in seguito sono state riviste o corrette.
Leonardo da Vinci era noto per non firmare le sue opere.
Questo è uno dei motivi per cui l'attribuzione di molte opere d'arte a lui può essere difficile. Nonostante la sua grande fama e il suo talento straordinario, Leonardo considerava la firma delle opere un gesto di modestia e riservatezza.
L'assenza di firme ha reso complicato per gli storici dell'arte e gli esperti attribuire in modo definitivo molte opere a Leonardo. Invece, l'attribuzione si basa spesso su prove stilistiche, tecniche e storiche, insieme a documenti contemporanei o testimonianze che collegano l'opera a Leonardo o al suo ambiente.
Questa pratica di non firmare le opere d'arte era comune nel Rinascimento, dove gli artisti mettevano l'accento sull'opera stessa piuttosto che sulla loro firma. Tuttavia, molti altri artisti dell'epoca hanno firmato le loro opere, rendendo più facile l'attribuzione.
Attribuzioni errate
Gli esperti possono erroneamente attribuire opere ad altri artisti o a Leonardo stesso, basandosi su prove incomplete o interpretazioni sbagliate. Gli esperti hanno spesso dovuto riesaminare queste attribuzioni e correggerle in base alle prove disponibili.
Datazioni errate
La datazione delle opere di Leonardo può essere difficile a causa della mancanza di documentazione diretta e delle tecniche di datazione non sempre precise. Gli esperti possono talvolta sbagliare nel collocare correttamente le opere nell'arco temporale della sua carriera.
Conoscenze limitate
Nonostante la vasta erudizione degli esperti, ci sono aspetti della vita e del lavoro di Leonardo che possono sfuggire o che richiedono ulteriori ricerche. Nuove scoperte o analisi più approfondite possono portare a una migliore comprensione dell'opera di Leonardo.
In definitiva, l'interpretazione delle opere di Leonardo da Vinci è un processo continuo e in evoluzione, e anche gli esperti possono commettere errori. Ciò fa parte del metodo scientifico e del progresso nel campo della ricerca storica e artistica.
Quante opere ha creato Leonardo nella sua vita?
È difficile dare un numero preciso delle opere create da Leonardo da Vinci perché molte delle sue opere sono andate perdute nel corso del tempo e molte altre sono ancora oggetto di dibattito tra gli studiosi.
Tuttavia, possiamo fare una stima approssimativa basata sulle opere che sono generalmente accettate come autentiche e quelle attribuite a lui con un certo grado di certezza.
Leonardo ha creato circa 15 opere pittoriche che sono generalmente accettate come autentiche. Queste includono capolavori come la "Gioconda", "L'Ultima Cena", "La Vergine delle Rocce", "La Vergine e il Bambino con Sant'Anna" e altri.
Inoltre, Leonardo ha lasciato un gran numero di disegni e schizzi, molti dei quali sono sopravvissuti e sono conservati in varie collezioni di tutto il mondo. Si stima che ci siano oltre 6.000 pagine di appunti e disegni nei suoi codici.
Considerando anche le sue opere di ingegneria, anatomia, scienza e altre discipline, il numero totale delle opere di Leonardo potrebbe essere molto elevato, sebbene molte di queste non siano state completate o siano rimaste allo stadio di progetto.
In sintesi, Leonardo da Vinci ha creato un vasto corpus di opere artistiche, scientifiche e tecniche che riflettono la sua straordinaria genialità e la sua vasta gamma di interessi.
Quante sculture sono attribuibili a Leonardo?
Non ci sono sculture attribuite direttamente a Leonardo da Vinci con una certezza assoluta. Leonardo è principalmente conosciuto per le sue opere pittoriche, i suoi disegni e i suoi studi scientifici. Tuttavia, ci sono alcune sculture che sono state attribuite a lui in passato, anche se con una certa incertezza. Ecco alcuni esempi:
Il Monumento Sforza
Leonardo ha lavorato su un progetto per un monumento equestre dedicato a Francesco Sforza, duca di Milano. Anche se Leonardo ha realizzato molti disegni e modelli per questo progetto, non è mai stato completato durante la sua vita. Tuttavia, alcune fonti antiche suggeriscono che potrebbe aver lavorato anche su una statua in bronzo per il monumento.
Per secoli, il progetto rimase solo un sogno incompiuto fino a quando, alla fine del XX secolo, un appassionato dell'opera di Leonardo, Charles Dent, decise di realizzare il cavallo basandosi sui disegni originali. Il progetto, però, andò oltre la vita di Dent e venne completato solo grazie a donazioni e sforzi collettivi.Charles Dent è stato un pilota e scultore americano, noto soprattutto per il suo impegno nel realizzare il sogno di Leonardo da Vinci: il "Cavallo di Bronzo". Ecco alcuni dettagli su di lui e sul suo contributo al progetto:
Nascita e Formazione: Charles Dent nacque nel 1917 a Allentown, Pennsylvania, USA. Cresciuto durante la Grande Depressione, sviluppò un forte interesse per l'arte e l'aviazione. Studiò arte e design e divenne un pilota durante la Seconda Guerra Mondiale.
Carriera di Pilota: Dent prestò servizio come pilota di bombardieri durante la guerra e, dopo la fine del conflitto, continuò a volare per una compagnia aerea commerciale. Parallelamente, mantenne vivo il suo interesse per l'arte.
Inizio del Progetto: L'idea di completare il "Cavallo di Bronzo" di Leonardo da Vinci venne a Charles Dent negli anni '70, dopo aver letto un articolo sulla storia del progetto incompiuto. Dent fu ispirato dall'idea di realizzare finalmente la statua, che era rimasta solo un sogno per Leonardo.
Fondazione Leonardo da Vinci's Horse, Inc.: Nel 1982, Dent fondò l'organizzazione no-profit "Leonardo da Vinci's Horse, Inc." (LDVHI) con l'obiettivo di raccogliere fondi per realizzare il progetto. La fondazione si impegnò a trovare artisti e ingegneri capaci di tradurre i disegni di Leonardo in una scultura moderna.
Difficoltà e Progresso: Durante gli anni '80, Dent lavorò instancabilmente per raccogliere i fondi necessari e coinvolgere esperti nel progetto. Tuttavia, si trovò di fronte a numerose difficoltà, tra cui la complessità tecnica della fusione di una statua così grande.
La Scomparsa di Dent: Purtroppo, Charles Dent morì nel 1994 senza vedere il completamento del progetto. Tuttavia, il suo lavoro non fu vano. Grazie agli sforzi della fondazione e alla generosità di molti donatori, il progetto continuò.
Completamento: Dopo la morte di Dent, lo scultore Nina Akamu fu incaricata di completare il cavallo. Akamu, esperta di scultura equina, apportò modifiche significative al design per renderlo realizzabile. Finalmente, nel 1999, il "Cavallo di Leonardo" fu completato e inaugurato a Milano.
Charles Dent è ricordato come un uomo con una visione straordinaria e una dedizione instancabile. Anche se non visse abbastanza per vedere la statua completata, la sua determinazione e il suo amore per l'arte hanno portato alla realizzazione di uno dei progetti più ambiziosi legati a Leonardo da Vinci. Il "Cavallo di Bronzo" è oggi un simbolo non solo dell'ingegno di Leonardo, ma anche della perseveranza di coloro che credono nei grandi sogni.
Busto di Flora
Il busto di Flora conservato nel Museo di Storia dell'Arte di Vienna è noto come "Busto di Isabella d'Este" ed è attribuito a Francesco Francia, un importante scultore e pittore del Rinascimento italiano. L'opera è stata realizzata intorno al 1530 ed è considerata uno dei capolavori del Rinascimento.
Il busto raffigura Isabella d'Este, una delle figure più influenti del Rinascimento, nota per il suo mecenatismo e il suo ruolo attivo nella politica e nella cultura dell'epoca. Isabella d'Este era la moglie di Francesco II Gonzaga, Duca di Mantova.
Nonostante la somiglianza con il busto di Flora che si pensava fosse di Leonardo, gli esperti hanno successivamente attribuito l'opera a Francesco Francia. La maggior parte degli studiosi non è convinta dell'attribuzione a Leonardo.
Sculture minori
Alcune piccole sculture in argilla o cera sono state attribuite a Leonardo, ma spesso con prove limitate o contestate.
È importante notare che molte delle attribuzioni a Leonardo di opere scultoree sono oggetto di dibattito tra gli studiosi e spesso mancano di prove concrete. La sua fama e la sua influenza hanno portato a tentativi di attribuirgli opere in vari campi artistici, ma il suo contributo principale rimane nel campo della pittura e del disegno.
Quali sono gli esami necessari per stabilire l'autenticità?
Certificare l'autenticità di un'opera d'arte è un processo complesso che coinvolge diverse metodologie e competenze specialistiche. Gli esami necessari possono variare in base al tipo di opera e al periodo storico, ma generalmente includono le seguenti analisi:
1). Analisi Visiva e Stilistica:
Valutazione Esperta
Un esperto d'arte esamina lo stile, la tecnica e i dettagli dell'opera per confrontarli con quelli noti dell'artista presunto.
Confronto con Opere Documentate
L'opera viene confrontata con altre opere documentate e accertate dell'artista.
Analisi dei Materiali:
Pigmenti e Colori
L'analisi chimica dei pigmenti usati può determinare se sono compatibili con quelli disponibili nel periodo storico attribuito all'opera.
Supporti
L'analisi dei materiali del supporto (come tele, legno, carta) può fornire indizi sull'epoca e la provenienza.
Leganti e Medium
La composizione dei leganti e dei medium può essere studiata per determinare se corrispondono a quelli usati dall'artista o nella stessa epoca.
2). Analisi Fisiche e Tecniche:
Radiografia
Può rivelare pentimenti (modifiche dell'artista durante la creazione) e struttura sottostante, fornendo informazioni sul processo creativo.
Fotografia Infrarossa e Ultravioletta
Può rivelare dettagli nascosti, firme, schizzi preliminari e restauri.
Microscopia
Può rivelare dettagli minimi della tecnica dell'artista, delle stratificazioni dei materiali e delle condizioni di conservazione.
3). Datazione:
Dendrocronologia
Utilizzata per datare i supporti in legno.
Carbonio-14
Utilizzato per datare materiali organici (come legno, tela, carta).
Termoluminescenza
Utilizzata per datare oggetti ceramici e terracotte.
4). Analisi Documentaria:
Provenienza
Ricerca storica sulla provenienza dell'opera (chi l'ha posseduta e dove è stata esposta).
Documentazione Storica
Confronto con inventari, cataloghi, lettere e altri documenti storici che possono citare l'opera.
5). Analisi Forense:
DNA e Biologici
Talvolta, residui biologici come capelli o frammenti di pelle possono essere analizzati per ottenere informazioni aggiuntive.
Impronte Digitali e Altre Tracce
Alcuni artisti lasciavano impronte o altre tracce identificabili.
La combinazione di questi metodi permette di costruire un quadro completo dell'opera, aumentando la sicurezza dell'attribuzione e della certificazione. In molti casi, un singolo esame non è sufficiente; è necessario un approccio multidisciplinare per arrivare a una conclusione attendibile.
per maggiori approfondimenti su queste tecniche vai alla pagina
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Leonardo da Vinci è una delle figure più celebri e più studiate della storia, e proprio per questo che “cadere in errore” nel o grande uomo, occorre valutare e rivalutare alcune certezze che sono giunte sino a noi, senza per questo pretendere di esser ei depositari di assolute verità. Creare il dubbio nel mondo dell'arte è piuttosto normale, figuriamoci quando si tratta di tal personaggio!
Cosa sappiamo davvero sulle sue opere
Forse la domanda più giusta che possiamo farci è: siamo assolutamente certi che le opere a lui descritte siano davvero opera sua in modo insindacabile? Noi no.
Ed è per questo che abbiamo iniziato un viaggio critico e oggettivo prendendo in considerazione, di volta in volta, quelle che sono le affermazioni più comuni circa la sua produzione, le sue “presunte” citazioni e le invenzioni a lui attribuite.
Omissioni di scoperte
Gli esperti possono ignorare o sottovalutare alcune scoperte o opere di Leonardo, perdendo così importanti contributi alla comprensione del suo lavoro.
LEONARDO DA VINCI: VERO O FALSO?
Riconoscere un'opera di Leonardo da Vinci è una sfida complessa, anche per gli esperti, a causa della sua tecnica e stile unici, ma anche per via delle molte imitazioni e falsificazioni. Ecco alcuni dei principali aspetti e tecniche utilizzati per determinare se un'opera è autenticamente di Leonardo:
1. Analisi dello Stile e della Tecnica
Sfumato: Leonardo è celebre per la tecnica dello sfumato, una tecnica pittorica che consiste nella sovrapposizione di sottilissimi strati di colore per creare transizioni morbide tra luce e ombra. Questo dà alle sue figure un aspetto molto realistico e tridimensionale. Se un'opera mostra una transizione netta o contorni troppo definiti, è improbabile che sia di Leonardo.
Uso della Luce e Ombra: Leonardo era un maestro nell'uso della luce per creare profondità e volume. Analizzava attentamente come la luce interagisce con le superfici e le forme, e questa comprensione è evidente nelle sue opere. Le sue ombreggiature sono precise e contribuiscono a rendere le figure vive.
Composizione: Leonardo era estremamente attento alla composizione delle sue opere. Spesso utilizzava la sezione aurea e altre proporzioni armoniche per organizzare i suoi soggetti nello spazio. Le sue composizioni sono bilanciate, con una disposizione meticolosa delle figure.
2. Tematiche e Motivi Ricorrenti
Interesse per l'anatomia: Leonardo studiò intensamente l'anatomia umana e animale, e questo si riflette nelle sue opere. I suoi disegni anatomici sono dettagliatissimi, e nelle sue opere pittoriche, le figure umane sono rappresentate con un realismo anatomico senza precedenti.
Espressione delle emozioni: Leonardo cercava di catturare non solo l'aspetto fisico delle persone, ma anche le loro emozioni e psicologia. Le espressioni dei suoi soggetti sono spesso complesse e sfuggenti, contribuendo a quella "misteriosa" qualità che caratterizza molte delle sue opere.
3. Analisi dei Materiali
Pigmenti e Supporti: Gli esperti possono esaminare i pigmenti utilizzati in un'opera per determinarne l'epoca. Leonardo utilizzava pigmenti naturali e tecniche particolari per preparare i supporti. Per esempio, per la "Vergine delle Rocce" si utilizzò una tavola di legno, e la stratigrafia dei pigmenti può rivelare informazioni sull'autenticità.
Preparazione del Fondo: Leonardo prestava particolare attenzione alla preparazione del fondo delle sue opere, utilizzando un gesso fine mescolato con colla animale per creare una superficie liscia e uniforme. L'analisi della preparazione del fondo può rivelare se l'opera è coerente con le tecniche note di Leonardo.
4. Esame Scientifico
Esame ai Raggi X e Infrarossi: Questi metodi permettono di vedere sotto la superficie della pittura, rivelando i disegni preparatori, le correzioni (pentimenti) e altri dettagli nascosti. Leonardo spesso realizzava numerosi disegni preparatori e modifiche mentre lavorava su un'opera, segno del suo continuo processo creativo.
Analisi Chimica: Analisi chimiche dei materiali possono aiutare a determinare l'età e l'origine dei pigmenti e dei leganti. Se i materiali utilizzati non corrispondono a quelli disponibili durante la vita di Leonardo, l'opera è probabilmente un falso.
Datazione al Radiocarbonio: Questo metodo può essere utilizzato per datare i materiali organici come il legno o la tela, aiutando a confermare l'epoca di un'opera.
5. Storia e Provenienza
Documentazione Storica: Le opere autentiche di Leonardo sono spesso accompagnate da una storia ben documentata, o provenienza, che traccia l'origine e i passaggi di proprietà dell'opera nel corso dei secoli. La mancanza di una provenienza chiara può sollevare dubbi sull'autenticità.
Referenze nei Documenti Storici: Leonardo spesso annotava i suoi progetti e opere nei suoi taccuini e manoscritti. Se un'opera può essere collegata direttamente a una descrizione o a un disegno nei suoi quaderni, è un'indicazione forte della sua autenticità.
6. Confronto con Opere Autentiche
Confronto Diretto: Gli esperti confrontano un'opera sospetta con opere autentiche di Leonardo, cercando somiglianze e differenze nel trattamento dei dettagli, nella tecnica e nello stile. Tuttavia, questo metodo richiede un occhio estremamente allenato e una profonda conoscenza del corpus delle opere di Leonardo.
Conclusione
Riconoscere un'opera di Leonardo da Vinci richiede una combinazione di competenze artistiche, tecniche scientifiche e una profonda comprensione storica. Anche con tutti questi strumenti, l'attribuzione può rimanere incerta, poiché Leonardo era un artista eclettico, in continua evoluzione, e la sua influenza ha generato numerose imitazioni e derivazioni. Tuttavia, l'attenzione ai dettagli, lo studio scientifico e l'analisi storica sono fondamentali per avvicinarsi alla verità sull'autenticità di un'opera.
Di seguito, una lista di alcune delle "attribuzioni incerte” più comuni a Leonardo da Vinci:
1. "La Bella Principessa"
Questo ritratto, inizialmente attribuito a Leonardo, è stato oggetto di controversie. Alcuni studiosi lo considerano un'opera del XIX secolo, mentre altri lo attribuiscono a un artista diverso del Rinascimento. Questo ritratto è stato a lungo attribuito a Leonardo, ma molte controversie circondano la sua autenticità. Alcuni esperti lo ritengono un falso del XIX secolo.
2. "San Giovanni Battista" di Leonardo di San Giovanni:
Questo dipinto, che raffigura San Giovanni Battista, è stato attribuito erroneamente a Leonardo da Vinci. In realtà potrebbe essere stato dipinto da Leonardo di San Giovanni, un artista attivo nel XV secolo.
3. "Madonna dei Fusi" di Bernardino Luini:
Questo dipinto, a lungo creduto opera di Leonardo, è stato successivamente attribuito a Bernardino Luini, un seguace di Leonardo.
4. "Ritratto di Isabella d'Este":
Questo ritratto di Isabella d'Este, considerato per lungo tempo un'opera di Leonardo, è stato in realtà dipinto da un artista sconosciuto nel XVI secolo.
5. "Bella Principessa di Leonardo da Vinci":
Questo ritratto è stato attribuito a Leonardo da Vinci da alcuni esperti, ma altri ritengono che sia una creazione del XIX secolo.
6. "Ritratto di un Musico":
Questo dipinto, precedentemente considerato un'opera giovanile di Leonardo, è stato attribuito a un seguace di Leonardo.
Il "Ritratto di Musicista" è stato a lungo attribuito a Leonardo da Vinci, ma ci sono dubbi sulla sua autenticità. Alcuni esperti lo considerano un'opera di un seguace di Leonardo o di un artista del suo circolo, piuttosto che del maestro stesso.
Nel corso degli anni, sono stati proposti diversi nomi di possibili autori del dipinto, ma nessuno è stato confermato in modo definitivo. Tra gli artisti che potrebbero aver contribuito o dipinto il "Ritratto di Musicista" ci sono Francesco Melzi, Giovanni Antonio Boltraffio e altri seguaci di Leonardo.
La questione dell'attribuzione rimane aperta, e il dipinto è oggetto di dibattiti e ricerche da parte degli studiosi dell'arte.
7. "Belle Ferronnière":
Questo ritratto è stato a lungo attribuito a Leonardo da Vinci, ma alcune ricerche suggeriscono che potrebbe essere stato dipinto da un suo allievo.
La "Belle Ferronnière" è un ritratto di una donna sconosciuta, tradizionalmente identificata come la "Belle Ferronnière", un'amante del re di Francia Francesco I.
Tuttavia, alcuni esperti hanno sollevato dubbi sull'attribuzione del dipinto a Leonardo, suggerendo che potrebbe essere stato dipinto da uno dei suoi allievi o seguaci. Altri hanno ipotizzato che Leonardo abbia contribuito solo in parte al dipinto, con alcuni dettagli o con il ritratto stesso, mentre altri artisti potrebbero aver completato il lavoro.
In definitiva, non esiste consenso unanime sulla paternità della "Belle Ferronnière", ma è generalmente considerata come una delle opere di Leonardo da Vinci, anche se con un grado di incertezza riguardo al suo coinvolgimento diretto nella sua realizzazione.
8. "Il Cavaliere di Arpino":
Questo dipinto, raffigurante un cavaliere, è stato a lungo considerato un'opera di Leonardo, ma la maggior parte degli esperti oggi lo attribuisce a un artista del XVI secolo.Il dipinto noto come "Il Cavaliere di Arpino" è stato tradizionalmente attribuito a Leonardo da Vinci, ma negli ultimi anni è stato oggetto di discussione e controversie riguardo alla sua autenticità.
Alcuni studiosi credono che il dipinto sia opera di Leonardo da Vinci, mentre altri lo attribuiscono a Bernardino Luini, un artista italiano del Rinascimento e seguace di Leonardo. Luini è conosciuto per il suo stile simile a quello di Leonardo e per aver lavorato su progetti simili.
Alcuni esperti ritengono che il dipinto potrebbe essere una collaborazione tra Leonardo e Luini, con Leonardo che ha lavorato sulla figura del cavaliere e Luini che ha completato il dipinto. Tuttavia, non esiste un consenso unanime su chi sia l'autore del dipinto.
9. "Madonna Benois":
Questo dipinto, raffigurante la Madonna con il Bambino, è stato attribuito a Leonardo.
E' conservato nell'Ermitage di San Pietroburgo ed è stato probabilmente dipinto da Leonardo all'incirca nel 1478-1480, durante il suo periodo a Milano. Tuttavia, alcuni esperti hanno sollevato dubbi sull'attribuzione a Leonardo, suggerendo che potrebbe essere stato dipinto da un suo allievo o seguace, dato che mostra meno delle caratteristiche tipiche della mano di Leonardo rispetto ad altre opere comunemente accettate come sue.
10. “Salvador mundi”
Il dipinto è stato attribuito a Leonardo da Vinci ed è considerato uno dei suoi lavori più iconici. Raffigura Gesù Cristo con una sfera di cristallo nella mano sinistra e la mano destra alzata in segno di benedizione. Il dipinto è stato acquistato nel 2017 da un acquirente anonimo per una cifra record di oltre 450 milioni di dollari, rendendolo il dipinto più costoso mai venduto all'asta.
Tuttavia, ci sono state controversie e dibattiti sull'autenticità del dipinto. Alcuni studiosi hanno messo in dubbio l'attribuzione a Leonardo da Vinci, sostenendo che potrebbe essere stato realizzato da un allievo o da un membro del suo studio. Altri studiosi, invece, sostengono che il dipinto sia effettivamente opera di Leonardo, basandosi su prove tecniche, stilistiche e storiche.
Nel 2019, è stata pubblicata una relazione che suggeriva che il dipinto potrebbe essere stato completato da Leonardo e da uno o più membri del suo studio. Tuttavia, il dibattito sull'autenticità del "Salvator Mundi" continua ad essere oggetto di discussione tra gli studiosi e gli esperti d'arte.
11. Il "Cristo di Lecco Sanguigna"
è un disegno che è stato attribuito a Leonardo da Vinci. Questo disegno rappresenta il volto di Cristo con segni di sofferenza, come ferite e lacrime di sangue. È stato associato alla scultura del "Cristo di Lecco", anche se le due opere non sono strettamente correlate.
Il disegno del "Cristo di Lecco Sanguigna" è caratterizzato dalla maestria tecnica e dalla profonda espressione emotiva, che sono tipiche dello stile di Leonardo. Tuttavia, come molte opere attribuite a Leonardo, ci sono dubbi sulla sua autenticità e attribuzione.
Gli esperti hanno analizzato il disegno e confrontato le sue caratteristiche con altre opere note di Leonardo, ma non esiste una conferma definitiva della sua attribuzione. Alcuni studiosi lo considerano autentico, mentre altri hanno dei dubbi sulla sua provenienza.
In sintesi, il disegno del "Cristo di Lecco Sanguigna" è stato attribuito a Leonardo da Vinci, ma la sua autenticità rimane oggetto di dibattito tra gli studiosi.
12. “Ritratto di Acerenza”
L’”Autoritratto di Acerenza” è stato scoperto nel 2007 durante lavori di restauro nella cattedrale di Acerenza, situata in Basilicata. Si narra che l’opera fu scoperta nel 2009 da Nicola Barbatelli, uno storico e studioso dell'arte rinascimentale, durante un’indagine su una collezione privata di dipinti appartenente a una famiglia di Acerenza, una piccola cittadina in Basilicata. Barbatelli trovò il dipinto nascosto in una credenza, apparentemente trascurato da tempo.
Coloro che supportano l'ipotesi ritengono che la somiglianza fisica con i ritratti noti di Leonardo e alcune caratteristiche stilistiche del dipinto suggeriscano che possa essere un'opera del maestro.
Gli scettici sottolineano la mancanza di prove documentarie definitive e suggeriscono che durante il Rinascimento era comune dipingere uomini con tratti simili a quelli di Leonardo. Inoltre, la mancanza di riferimenti storici diretti all'opera rende difficile una conferma.
Una delle prime analisi effettuate sull’opera è stata la datazione radiocarbonica del supporto in legno su cui il dipinto è realizzato. I risultati hanno indicato che la tavola lignea risale a un periodo compreso tra il 1474 e il 1517.
Questo intervallo di tempo coincide con il periodo in cui Leonardo da Vinci era attivo, il che aumenta l'interesse per una possibile attribuzione all'artista.
13. La “Gioconda di Lagonegro” in Basilicata
Un reporter di guerra americano inviato in Italia, traccia la storia della presenza del quadro di Leonardo, La Gioconda, proprio in questo piccolo paese rurale in provincia di Potenza che diventerà per molti la famosa Gioconda di Lagonegro : qui sarebbe stata nascosta la Gioconda per non essere trafugata dalle forse tedesche. Ma la storia non finisce qui: uno scrittore russo affermerebbe che Lisa Gherardini ritratta da Leonardo sia morta colpita da malaria proprio a Lagonegro dopo una sosta in questo delizioso paese.
Il “codex Romanoff”
Il presunto codice copiato da Pasquale Pisapia sul quale sarebbero state riportate le ricette e i consigli culinari dello stesso Leonardo. Da sempre ha creato la disputa tra coloro che affermano della sue esistenza e altri che lo ritengono un falso storico. Visto l'importanza della questione, consigliamo l'approfondimento
La Bicicletta di Leonardo
Un disegno di una bicicletta fu scoperto tra i manoscritti di Leonardo nel Codice Atlantico. Tuttavia, è stato dimostrato che si tratta di un'aggiunta successiva, probabilmente inserita nel XIX secolo.
L'invenzione della bicicletta non è attribuita a una singola persona, ma è il risultato di numerosi sviluppi nel corso dei secoli. Tuttavia, la bicicletta moderna, con pedali e catena, è stata sviluppata principalmente nel XIX secolo.
Inventata dal barone tedesco Karl Drais nel 1817, la Draisienne era un veicolo a due ruote azionato dall'uomo, privo di pedali. Era un'antesignana della moderna bicicletta.
Conosciuta anche come "macchina di Drais", questa versione migliorata della Draisienne era dotata di una ruota anteriore più grande e una più piccola posteriormente. È stata sviluppata da Drais nel 1818.
Successivamente, nel corso degli anni, vennero sviluppati vari tipi di "velocipedi", con pedali collegati direttamente alle ruote anteriori.
Nel 1860, gli inventori francesi Pierre Michaux e Pierre Lallement crearono il primo modello di bicicletta con pedali fissati alle ruote anteriori, rendendo la bicicletta più simile a quella moderna.
Dopo questi primi modelli, vennero sviluppati vari tipi di biciclette, con miglioramenti nella struttura, nei materiali e nella meccanica. Nel 1885, John Kemp Starley introdusse la "Rover Safety Bicycle", che somigliava molto alla bicicletta moderna e fu un grande successo commerciale.
Pertanto, mentre molte persone hanno contribuito allo sviluppo della bicicletta, non c'è un singolo inventore da attribuirle. È stato un processo evolutivo che ha coinvolto numerosi inventori, ingegneri e innovatori nel corso del tempo.
L'Automobile di Leonardo
Sebbene Leonardo abbia progettato un carro automotore, spesso presentato come una proto-automobile, la tecnologia e la funzionalità del disegno sono state esagerate. Alcuni storici ritengono che il progetto fosse più teorico che pratico.
Leonardo da Vinci non ha inventato l'automobile. Sebbene Leonardo fosse un genio poliedrico con interessi e idee innovative in molte aree, comprese le macchine e l'ingegneria, non ha mai progettato o costruito un veicolo che possa essere considerato un'automobile nel senso moderno del termine.
Le prime forme di veicoli a motore furono sviluppate molto dopo la morte di Leonardo. L'invenzione dell'automobile moderna è comunemente attribuita a Karl Benz, che costruì il primo veicolo a motore con un motore a benzina nel 1885-1886. Questo veicolo, noto come Benz Patent-Motorwagen, è generalmente considerato il primo veicolo a motore ad essere stato commercializzato con successo.
Tuttavia, esistono alcuni disegni di veicoli a motore nei manoscritti di Leonardo, ma erano solo progetti teorici e non erano basati su principi che avrebbero potuto essere realizzati con la tecnologia del suo tempo. La sua genialità ha previsto molte innovazioni, ma l'automobile moderna è frutto di sviluppi successivi che sono avvenuti molto tempo dopo la sua epoca.
Il Paracadute di Leonardo
Leonardo disegnò un dispositivo simile a un paracadute, ma non fu il primo a concepirlo. Inoltre, non ci sono prove che il suo progetto sia stato effettivamente testato o funzionante.
Leonardo da Vinci ha disegnato e progettato un dispositivo simile a un paracadute, ma non è chiaro se sia mai stato costruito o utilizzato con successo durante la sua vita. Il suo disegno del paracadute appare nei suoi famosi codici, come il Codice Atlantico, che contiene diverse pagine dedicate a macchine volanti e dispositivi di protezione personale.
Il progetto di Leonardo per il paracadute consisteva in una struttura piramidale in tessuto rigido, simile a un moderno paracadute a forma di cono, ma con una struttura interna più complessa. Non esistono prove che il paracadute di Leonardo sia stato testato o utilizzato durante la sua vita.
L'invenzione del paracadute funzionante e pratico è generalmente attribuita a Sebastien Lenormand nel 1783. Lenormand costruì e testò con successo il primo paracadute basato sui principi di Leonardo. Successivamente, nel XIX secolo, il paracadute è stato ulteriormente sviluppato e perfezionato per essere utilizzato nell'aviazione e in altri campi.
La Macchina Volante di Leonardo
Anche se Leonardo progettò vari dispositivi per il volo umano, molti di questi erano impraticabili con la tecnologia dell'epoca e non vennero mai costruiti. La sua famosa "vite aerea" è spesso erroneamente considerata come un elicottero funzionante.
L'invenzione della macchina volante è un concetto che ha interessato molti inventori e scienziati nel corso dei secoli, ma non c'è un singolo individuo a cui si possa attribuire l'invenzione della macchina volante. Tuttavia, Leonardo da Vinci è famoso per i suoi studi e disegni di macchine volanti nel Rinascimento.
Leonardo da Vinci ha progettato diversi dispositivi che potrebbero essere considerati precursori delle moderne macchine volanti, tra cui il famoso "ornitottero" o "vite aerea", un dispositivo simile a un elicottero. Tuttavia, nessuno dei suoi progetti di macchine volanti è stato mai costruito o testato con successo durante la sua vita.
La prima macchina volante a raggiungere il volo controllato e sostenuto è stata il "Flyer" dei fratelli Wright nel 1903. Questo evento segnò l'inizio dell'era dell'aviazione moderna.
In breve, l'idea della macchina volante è stata sviluppata attraverso secoli di progressi scientifici e tecnologici, con contributi da parte di molte persone. Sebbene Leonardo da Vinci abbia contribuito con i suoi disegni e le sue teorie, l'invenzione pratica della macchina volante è stata realizzata molto tempo dopo la sua epoca.
Il sottomarino di Leonardo:
Anche se Leonardo ha disegnato un dispositivo subacqueo, non ci sono prove che sia stato costruito o testato con successo.
Tuttavia, Leonardo ha dimostrato interesse per le macchine subacquee e ha ideato diversi progetti di dispositivi che potrebbero essere considerati precursori dei sottomarini moderni.
Uno dei progetti più noti di Leonardo è quello del "Sottomarino di Cartone" o "Sottomarino di Pelle". Questo progetto è documentato nei suoi codici e mostra un dispositivo simile a un sottomarino con una struttura di forma ovoidale, propulsione manuale e meccanismi di respirazione ma, anche in questo caso, non ci sono prove che questo sottomarino sia mai stato costruito o testato con successo durante la vita di Leonardo. Inoltre, molti dei suoi progetti subacquei erano basati su principi teorici e non contenevano dettagli tecnici completi.
Il primo sottomarino funzionante di cui si ha notizia è il "Turtle", costruito da David Bushnell durante la Guerra d'indipendenza americana nel 1775. Questo sottomarino era un piccolo dispositivo manovrato a mano e fu utilizzato per tentare di attaccare navi nemiche.
Anche se Leonardo ha contribuito con i suoi disegni e le sue idee al campo della tecnologia subacquea, l'invenzione pratica e funzionante del sottomarino è avvenuta molto dopo la sua epoca, ma grazie ai suoi studi si è potuto definirne il funzionamento strutturale.
Il telescopio di Leonardo
Non ci sono prove che Leonardo abbia progettato o costruito un telescopio funzionante.
L'invenzione del telescopio è generalmente attribuita a Hans Lippershey nel 1608.
L'olandese, è stato uno dei primi a brevettare un dispositivo simile al telescopio proprio nel 1608, ma molti altri all'interno e all'esterno dei Paesi Bassi stavano lavorando su dispositivi ottici simili nello stesso periodo. Alcuni storici suggeriscono che il telescopio potrebbe essere stato inventato indipendentemente da diverse persone in tempi e luoghi diversi.
Galileo Galilei fu uno dei primi a utilizzare e migliorare il telescopio per scopi astronomici, aprendo la strada a importanti scoperte nel campo dell'astronomia..
La macchina a vapore di Leonardo
Questa invenzione è generalmente attribuita a James Watt nel XVIII secolo, anche se Leonardo ha ideato dispositivi simili per generare energia.
L'aereo di Leonardo
Leonardo ha studiato il volo degli uccelli e ha progettato vari dispositivi volanti, ma non ha costruito un aereo funzionante. L'aereo è stato inventato dai fratelli Wright nel 1903.
Ritratto di Leonardo
Molti ritratti presunti di Leonardo, tra cui uno che lo raffigura come un uomo anziano con barba lunga, sono di dubbia provenienza. Alcuni di questi sono basati su descrizioni o immaginazioni successive.
Aforismi e Citazioni
Molti aforismi e citazioni attribuiti a Leonardo non hanno origine nei suoi scritti. Frasi come "Una volta che avrai provato il volo, camminerai sulla terra con gli occhi rivolti al cielo, perché là sei stato e là desideri tornare" non sono presenti nei suoi manoscritti originali.
Ci sono diversi aforismi e citazioni attribuiti a Leonardo da Vinci che non hanno origine nei suoi scritti e che sono considerati falsi o apocrifi.
1). "Una volta che avrai provato il volo, camminerai sulla terra con gli occhi rivolti al cielo, perché là sei stato e là desideri tornare."
Questa citazione è molto popolare ma non è mai stata trovata nei manoscritti originali di Leonardo. È stata probabilmente creata successivamente e attribuita a lui per enfatizzare il suo interesse per il volo.
2). "La semplicità è la massima sofisticazione."
Questa frase è spesso attribuita a Leonardo, ma non esiste alcuna prova che l'abbia effettivamente detto. Tuttavia, riflette il suo approccio al design e alla ricerca di soluzioni eleganti e funzionali.
3). "L'arte è mai finita, solo abbandonata."
Anche se questa citazione sembra riflettere il pensiero di Leonardo sulla creatività e sull'arte, non esiste alcuna prova diretta che sia stata effettivamente pronunciata da lui.
4). "Saper ascoltare è più importante che parlare."
Questa è un'altra citazione spesso attribuita a Leonardo, ma non è stata trovata nei suoi scritti originali. Tuttavia, riflette l'idea di Leonarda sull'importanza dell'osservazione e dell'ascolto nella ricerca della conoscenza.
5). "Niente rafforza l'autorità tanto quanto il silenzio."
Anche se questa citazione riflette il pensiero di Leonardo sulla saggezza e sull'autorità, non esiste alcuna prova diretta che l'abbia effettivamente detto.
Queste citazioni, sebbene spesso attribuite a Leonardo, sono state probabilmente create o modificate nel corso del tempo e associate erroneamente al suo nome.
ngere il sangue attraverso il corpo. A questi risultati lo stesso Harvey ci arrivò partendo proprio dagli studi di Leonardo di cento anni prima.